Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
PACE
Sulla spiaggia accecante di sole, fra i bagnanti, specialmente quelli che, dopo l’ultima stagione, si rivedevano per la prima volta, non si parlava d’altro che del freddo dell’inverno passato.
— Ebbene, com’è stato per voi quest’inverno?
— Non me ne parli: roba da cani. Nevicato molto non ha, ma un freddo, un gelo mai conosciuti. Si figuri che un bambino, andato a leccare la neve sulla sbarra di un cancello, vi rimase con la lingua attaccata e congelata.
— Madonnina!
— Accidenti!
Quest’esclamazione era di un terzo bagnante, che arrivava imprudentemente scalzo, sollevando i bianchi piedi scarni, quasi volesse volare.
— Scotta, eh?
Scottava sì, di un ardore infernale, la sabbia molle e profonda.
— E lei, l’inverno come l’ha passato?
— Come vuole che lo abbia passato? A letto, con una bronchite che mi ha succhiato il corpo e l’anima.