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— Che cosa devo fare? Se vado a disturbarli, quel porco mi ammazza come un cane. Ma giuro a Dio che domani vado a denunziarlo alla moglie e al podestà: giuro a Dio.

L’aquila parve placarsi. Al chiarore della luna dovette ritornarsene nel suo covo e riaddormentarsi.

Il vecchio buttò fuori nell’ingresso gli avanzi della cena e si barricò nella sua camera, deciso a non guardare più in faccia l’oste scellerato.

All’alba quei due se ne andarono. Egli aspettò che il rumore del carrettino si smorzasse, ed il vento si portasse via, con esso, il peccato mortale; poi chiuse il portone e aprì la porta sul cortiletto. E gli parve di affacciarsi ai sotterranei vuoti e di doverci restare, solo, per sempre.

L’aquila non c’era più.