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— Venivo a chiedere un po’ di latte alla balia, perchè la creatura muore.

E non sapeva che con quest’esagerazione segnava la sorte del bambino: poichè il podestà, al quale gli altri due domandavano appunto l’autorizzazione di concederlo ai contadini, incerto fino a quel momento, pensò che era atto d’umanità acconsentire. Non solo, ma chiamò la balia possente perchè tenesse il bambino con sè fino al momento della consegna.

— Di latte ne hai tanto da poter fare il cacio — le disse per complimento.

*

La vecchia tornò indietro stordita. Questa era la giustizia degli uomini, questi gli scherzi della sorte. E le sembrava di essere tutta vuota; di camminare come uno scarabeo al quale i compagni hanno mangiato le viscere, e pure vive ancora.

Anzi correva: in pochi minuti fu davanti al cimitero e lì si piantò in agguato feroce. Gli occhi le luccicavano infiammati come l’occidente ventoso; e le parole di minaccia s’indurivano in proposito inesorabile.

— Questa sera ti faccio la festa, corvaccio della morte.

Quasi ad aiutarla le si presentò fra l’erba, ai