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82 un giorno

di esser venuta. Contava i minuti, il tempo fuggente, e pensava:

— Domani a quest’ora sarò a casa, ricamando, ricordando.

Poi si spinse nell’avvenire e si domandò se Jame doveva ricomparire nella sua vita, più tardi.

— Ma non è uno sciocco? — pensò poi, coscienziosamente. — Chissà! Forse è lui il destinato a diventar mio marito.

Rise fra sè di quest’idea, pensò a lui, all’altro, e si disse:

— Fra otto giorni Jame mi avrà dimenticato... poveretto. Perchè poveretto?

Non seppe spiegarsi il perchè aveva chiamato così Jame, e si sentì mortificata al pensiero che la passione subitanea del suo giovine amico potesse morir presto, subito, lo stesso giorno.

Poi continuò a guardare la fanciulla dagli occhi celesti aspettando l’ora del ritorno.

Finalmente i cavalli furono sellati e la comitiva ripartì. Era un dolcissimo tramonto, e le ombre degli oleandri, allungantisi sul fiume, parevano abbandonarsi ad un supremo riposo.

— Addio! — disse Francesca fra sè. Ora che avrebbe voluto restar lassù, per