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42 l'ospite


così, doveva esser così. Era Silio Boly, ch’era salito sulla montagna, in quella sera fredda, in quella sera di festa, spronato da un’angoscia mortale e fatalissima.

Era salito poichè non poteva parlare, poichè non poteva vederla, e le parlava e le gridava ora di lassù, con quel fuoco, acceso da lui.

Ella lo sentiva. Le cose che gridava il povero Silio, col raggio di quel fuoco, pallido su l’argento delle nuvole, non potevano ripetersi, tanto erano strazianti e dolorose.

Ella sola, ella sola le sentiva e le comprendeva, e il suo volto diventava cinereo per il dolore. Tese le braccia:

— Oh, Silio, Silio, prendimi lassù; abbi pietà di me e di te! Silio Boly!

Ma poi il fuoco si spense. Margherita fuggì via, verso casa, decisa di scuotersi dal sogno fatale che la rovinava; decisa di spezzare la catena che l’attaccava ad Antonio Arau.

Non voleva più morire, e non voleva tanto meno che morisse Silio suo, Silio, nobile, Silio adorato.