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32 | l'ospite |
Era in dicembre e faceva un gran freddo; perciò Margherita non volle uscire per visitare il villaggio, e restò accanto al fuoco con donna Tommasa, mentre le serve preparavano un magnifico pranzo.
Donna Tommasa sapeva lo scopo della visita invernale dei loro amici, ma non fece veder nulla a Margherita. Parlarono di cose indifferenti, e poi venne un momento in cui non ebbero più nulla da dirsi.
Nel caldo della bella stanza moderna, traverso le cui cortine non si scorgeva per nulla la miseria del villaggio, Margherita sentiva un vago benessere, e trovatasi un momento sola chiuse gli occhi e pensò seriamente.
Lo strazio intimo che l’aveva fino a quell’ora investita parve calmarsi, e l’immagine di Silio Boly impallidì in lontananza. Era effetto delle cose vedute negli ultimi giorni, del viaggio fatto, delle nuove impressioni, o del caldo della pace grigia, invadente e solenne della casa di Antonio Arau?
Come era buona donna Tommasa, come era fina e prudente!
Dunque, dunque, doveva Margherita chinare la testa? Tanto Boly non glielo avrebbero lasciato sposare mai, tanto la sua vita era distrutta!....