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26 | l'ospite |
in casa di Margherita da un secolo, ad ore di esserci da un minuto, il tempo di un sogno solo solo...
E veniva il novembre, con una precoce estate di San Martino, che rendeva le sere tiepide e colorate. Antonio era da ventitrè giorni in casa di Margherita, e gli restavano ancora sette giorni per decidersi.
Aveva preso una relativa famigliarità con la casa e con le persone; e voleva bene ad ogni angolo, ad ogni oggettino che vedeva là dentro. Il viale specialmente egli amava, il viale in fondo agli orti, su cui gli elci gettavano sempre l’illusione di un bosco, ove Margherita passeggiava ogni sera. Di là si vedevano le montagne, e si sentivano le capre a pascolare, e gli uccelli cantare in lontananza le melodie della solitudine e dell’amore.
Una notte Antonio si trovò come per caso sotto gli elci, ma Margherita non c’era. Pensò che avrebbe volentieri ceduto tutti i boschi cedui e non cedui ch’egli possedeva nel suo paese, pur di aver quegli elci e i pensieri che Margherita formulava, passeggiandovi sotto. E andava su e giù, vedendo sempre nell’ombra la veste azzurra, che non poteva toccare: perchè non poteva raggiungerla, perchè non