Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
16 | l'ospite |
Boly lo mandava al diavolo ogni minuto, e più d’una volta fu per dirgli:
— Fammi un po’ il piacere, levamiti dai piedi, mio caro, tanto la dote di Margherita non fa per te!
Nella chiesa, ove giunsero ch’era quasi notte, c’era altra gente; gente che abitava lassù da qualche giorno per far la novena alla Madonna, protettrice delle montagne.
I nuovi arrivati furono accolti festevolmente e vennero messe a loro disposizione due o tre delle vecchie stanze incomode addossate alla chiesa.
Si cenò naturalmente male, ma subito dopo tutti uscirono sulla spianata e cominciarono i balli, i suoni e le avventure.
La luna spuntò, rossa ed immensa, dal lontanissimo mare, e tutti restarono estatici davanti all’improvviso spettacolo. Una grande, sublime gioia era lassù, in quel luogo strano, lontano dal mondo. Pareva un sogno, con la chiesa screpolata, i boschi immobili nella calda notte, i grandi fuochi accesi sulla spianata, ove i bimbi ballavano e le chitarre trillavano ridendo e singhiozzando. A poco, a poco la luna fu dimenticata, ed essa, per vendicarsi, fece impallidire la luce dei fuochi e illuminò tutti i volti.