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due miracoli 117

avversa al suo partito1, di cui essa, nella sua qualità di donna energica, ricca e potente, formava una delle colonne principali, — acuminava la sua disperata angoscia.

Sul suo viso bianco e stirato, nei suoi occhi violacei, profondamente incassati, di una severità spaventosa, sulle sue labbra sottili e pallide non appariva mai una increspatura di dolore, e neppure di amarezza, per cui si diceva:

— Zia Batòra è una donna forte, e le disgrazie non l’atterrano.

Ma il suo cuore era tutto rosicchiato, tutto a brandelli, e i suoi occhi non avevano più lacrime. Viveva di rancore, di odio e di preghiera. Più di una volta, allorchè le giungevano, acute come stoccate, le voci irrisorie dei nemici e degli amici, era stata tentata di mandar due uomini o uno solo, per dare una fucilata a Peppe Nieglia, il marito di Sadurra, — ma la sua profonda fede religiosa l’aveva sempre salvata dal commettere un delitto.



  1. Quasi tutti i villaggi sardi erano sino a pochi anni fa, — e taluni ancora, — dilaniati da partiti ed inimicizie, di cui le donne pigliavan gran parte.
Grazia Deledda, L’ospite. 8