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bello, e tutto lasciamo nel mondo. E sta attenta a non chiacchierare, in casa della morta; tieni un contegno rispettoso, perchè quella gente osserva tutto e se vede che sono insolenti i servi pensa che lo sono anche i padroni. E adesso va a chiamare Annarosa. E senti ancora una cosa, prima che scenda lei: se Juanniccu è in casa dei Mura, come mi dicono ci sia spesso, avvicinati a lui con prudenza, e da parte mia gli dici, sta attenta, gli dici che stia in contegno, almeno oggi.



Rientrando dall’aver portato il caffè in casa della morta e fatto la spesa per la colazione funebre, Mikedda raccontò che il padrone Juanniccu stava appunto dai Mura seduto in cucina accanto a zio Predu.

— Zio Predu Mura sta lì, davanti al focolare spento; sta lì, con le mani sul bastone; non piange, ma guarda per terra. E già vestito di nero, coi vestiti prestati da zio Farranca. Gli sono stretti, però, sebbene zio Farranca sia grosso come un tronco. Il dottor Stefano, invece, sta nella camera in un angolo buio, e non gli si vedono che gli occhi gonfi come due fichi acerbi. La signora Nina, la padrona