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II.
Zio Juanniccu tornò più presto del solito, quella sera. Con tanto freddo, non aveva che la giacca leggera, tutta abbottonata, col risvolto unto tirato sul collo rientrante fra le spalle. Senza togliersi le mani dalle tasche dei pantaloni battè col piede alla porta chiusa, pensando che se voleva poteva fabbricarsi non una ma cento chiavi, da aprire tutte le porte del mondo; ma non voleva: preferiva picchiare col piede e aspettare che la serva aprisse e magari lo rimbrottasse per essere tornato tardi; così non scontentava quelli di casa che amavano fargli subire queste umiliazioni. Umiliazioni? Non lo erano poichè in fondo non lo toccavano.
Fu lui che indugiandosi sulla porta, mentre un’ondata di vento impetuoso gli penetrava fino alle ossa e pareva lo vo-