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ricchi, con quello che avevamo; i tempi si son fatti difficili di poi, dopo la morte di tuo padre. Mancato lui fu come mancasse un puntello alla casa. Agostino piccolo ancora per capire e lavorare come fa adesso, tua matrigna più bambina di voi; le spese che crescevano e le rendite che diminuivano. Ti dico, in verità, furono due o tre anni di cattiva navigazione. Più di una volta io ho dovuto mettere lo scialle e andare in cerca di denari, per pagare le imposte e anche.... anche per vivere.... E non sempre trovavo le porte aperte, ragazza mia; più di una volta tornavo a casa con le mani abbandonate giù come quelle di Cristo schiodato dalla croce.... Tu, forse, lo ricordi.

Annarosa ricordava: erano stati gli anni più acerbi della sua fanciullezza; e appunto qualche cosa di acre, di tristemente eccitante come una spina rimasta dentro la carne, le teneva sveglio l’orgoglio, al ricordo di quegli anni di adolescenza umiliati dalle strettezze famigliari.

— Ricordo, ricordo! — disse forte, come invitando la nonna a non insistere. — Appunto per quello non bisogna più umiliarsi a nessuno.

— Chi parla di umiliarsi? Quando ci si è umiliati? Se io, in quegli anni di bi-