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abbiano paura che noi si chieda loro aiuto. Perchè umiliarsi a loro? Perchè? Perchè noi non si sta al nostro posto, nonna? Non abbiamo bisogno di nessuno, noi; non abbiamo che il nostro decoro e dobbiamo tenerlo.

La nonna la guardava in viso, così intensamente ch’ella volse gli occhi e tornò a intimidirsi.

— E tu, Annarosa, ci hai badato sempre a questo decoro?

— Ci ho badato, sì! Che cosa volete dire?

— Il figlio del fabbro non ha nulla a ridìre sul conto tuo?

Annarosa si drizzò sulla schiena, rossa in viso e con un nodo alla gola; non potè parlare subito: le sembrava d’aver ricevuto alle spalle un colpo che le toglieva il respiro.

— Senti — riprese subito la nonna. — Non che io trovi nulla di disonorante nel fabbro e nel figlio suo; cristiani sono, come noi, e vivono come meglio possono. E il nonno di Gioele, il vecchio Antonio Saba, ha fatto il dover suo, in gioventù; è stato alla guerra, ha perduto la gamba; e poi, al ritorno, se ha preso qualche cosa da chi ne aveva, se, diciamolo chiaro, ha rubato qualche pecora o qualche sacco