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passate tante nella sua rude vita di contadino, e si era salvato sempre dai nemici, dai ladri, dai banditi, dalle insolazioni, dalla malaria, dal fulmine e dalla tarantola. Perchè non doveva salvarsi in guerra? Aveva anche una medaglia di Sant’ Elena che preserva dalle fucilate: basta tenerla sempre dalla parte del cuore. Eppoi aveva il suo coraggio, la sua agilità.

Digrignò i denti.

— Lo voglio masticare come carne di cane il nemico. Mi vuole e mi avrà!

Si alzò, si accomodò la cintura come dovesse partire nel momento, poi entrò nella cucina e guardò attorno ad ogni oggetto; salì infine la scaletta e fu nella camera di sopra.

E lei lo seguiva, incosciente, silenziosa e flessuosa come un gattino.

Dapprima egli non badò a lei: anche lassù guardava ogni oggetto, come facendone l’inventario; e pensava con rimpianto alla moglie morta. Fosse vissuta ancora lei; egli sarebbe partito più sicuro della sua roba, con più leggerezza e coraggio. Di Mikedda si fidava fino a un certo punto; era così giovine e ingenua. L’avesse almeno già sposata; una moglie dà sempre attenzione alla roba del marito