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grave. Hai piuttosto un fiammifero? Accenderemo il fuoco e faremo il caffè.

Il ragazzo aveva il fiammifero e Mikedda, mentre preparava il caffè, cominciò a far progetti per l’avvenire.

— Io e mio marito non saremo ricchi, ma andremo sempre d’accordo. Io dico che non mi bastonerà, perchè io starò sempre in casa e farò il mio dovere. Ma non staccare e riattaccare così gli oggetti, Gavino; siedi qui e prendi il caffè. Sì, io dico che non mi bastonerà. Le vicine di casa non faranno storie con me. Se tu però vorrai venire, a visitarmi, quando sarai studente e tornerai nelle vacanze, io sarò contenta di darti il caffè. Ma bada che io non ti chiamerò dottor Gavino; ti chiamerò ancora Gavino e ti darò del tu. Anche tu farai all’amore, se non vorrai farti prete! Non guardare però la serva, altrimenti quella si monta la testa e poi quando si accorge che i padroni devono stare coi padroni e i servi coi servi ne prova dispiacere. Mio marito tornerà il sabato sera e troverà sempre la sua roba da cambiarsi; e la domenica mattina andremo assieme alla messa; e poi se ci sarà qualche festa in campagna, ci andremo ancora, sul carro. Porteremo anche i bambini.