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Era un grido disperato, che domandava aiuto. E la matrigna lo sentì serpeggiare nel suo sangue, e tremò tutta come la sua ombra. Poi si sollevò, con la mano ancora sulla spalla della nonna, appoggiandosi a lei: ma non parlò più.
Rientravano Gavino e la serva, parlando fra di loro del vecchio reduce; lo avevano accompagnato fino alla sua casupola, e il ragazzo ne rifaceva i gesti e il modo di camminare, mentre Mikedda ricordava ancora una volta come spesso giù al podere Agostino trovava, là dove mancavano le olive, l’impronta di un piede solo e d’un bastone....
— La vita è sempre guerra, padrona mia!
La nonna non badava a loro. Era ricaduta nella sua immobilità pensierosa: era troppo immobile, però, troppo pensierosa; e la nuora e la nipote la guardavano con inquietudine. Quando si trattò di condurla a letto, entrambe le si avvicinarono quasi furtive, come paurose di un nuovo scatto di lei o con la speranza di poterla prendere e portare a letto senza che ella se ne accorgesse.
— Nonna, — mormorò Annarosa, chinandosi a raccogliere la canna caduta sulla cenere, — è già tardi.