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fede. Si piegò di nuovo sul muricciuolo e guardò lontano senza rispondere.

Egli diventò ostile.

— Io andrò via, dunque; non c’è altro da fare. Prima esigo però che tu mi dica chiaro il tuo pensiero. Alzati, guardami.

La prese per i polsi, la sollevò, ebbe desiderio di stroncarla, lì, ai suoi piedi come un ramo fragile. Il pastore s’agitava in lui.

— Parla! Hai paura di parlare?

— Paura? Sono venuta qui apposta!

— E allora parla. Tu hai creduto alle parole di tuo zio!

— Sì, ho creduto alle sue parole.

— E tu credi che io, dacchè vengo in casa tua, possa avere una sola volta mancato di rispetto a me stesso guardando in casa tua un’altra donna?

Annarosa non rispondeva, ma pareva abbandonarsi con piacere alla violenza di lui.

— Parla! Voglio che tu parli.

— Non so, — ella disse finalmente. — So che io sono stata capace d’ingannarti. La sera di Pasqua quando tu mi avevi già dato il pegno della nostra promessa e le ore nostre correvano assieme, io sono usciti sulla porta ed ho veduto l’altro. Ed ho anche pensato di fuggire con lui: