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Le sue parole risuonavano aspre, chiare; eppure si sentiva come una vibrazione di piacere crudele nella sua voce; piacere di far dispetto al padre o piacere di rievocare il ricordo della donna, o di vendicarsi di lei per la noia che gli procurava?
Il padre domandò:
— Relazione c’è stata, fra voi?
— A questo non rispondo; perchè già ho risposto.
— E allora lascia che ti ripeta una domanda: perchè invece di lei hai voluto domandare la ragazza?
— Il perchè lo sapete già. Perchè era il vostro volere. Così era stabilito. Da tanto tempo si parlava di questo matrimonio che io stesso non sapevo pensarne un altro. Era il desiderio vostro, dei parenti tutti. È stato il testamento stesso di mia madre: come potevo pensare a disobbedirvi, dopo essere stato sempre un figlio obbediente? Eppoi, — concluse, con quel vago riso di rancore e di sarcasmo, — per l’altra, certo, non sareste andato a fare la domanda.
— Questo è vero, malanno!
— Una vedova! Una donna più vecchia di me! Una parente povera con figli già grandi! La matrigna appunto di quella