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— Quando si tratta di andare a tavola io sono pronto. Pronti! — egli disse battendo il bastone per terra.
— Pronti! — gridò Agostino che arrivava in quel momento, ed era un po’ mortificato per aver fatto tardi, ma fingeva di non esserlo. Allo sguardo di rimprovero della nonna rispose battendo confidenzialmente una mano sulle spalle del vecchio e con l’altra accarezzandogli la barba.
— Oh, zio Predu, tanto appetito avete?
Anche il vecchio batteva la mano sulla spalla di Agostino e diceva rivolto alla nonna:
— Che gigante hai, Agostina Marini; puoi andarne superba.
Al chiasso i due fidanzati si volsero, sullo sfondo del paesaggio notturno della finestra; con una mossa rapida Stefano piegò la testa e baciò Annarosa sul collo; poi la spinse lievemente verso la stanza da pranzo, dove aiutò a portare la scranna della nonna accanto alla tavola.
Tutti presero posto, e Mikedda portò la zuppiera, volgendosi a guardare se arrivava il suo invitato; inciampò anche, destando un forte batticuore nella donna che dalla cucina la seguiva con gli occhi trepidando. E Nina servì i commensali,