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— E poi tanti altri esempi, — diceva intanto con la sua voce piana e sorda. — Del resto, prendi la Bibbia e leggi, tu che sai leggere. Mio marito, tuo suocero e zio, tu l’hai conosciuto da bambina, aveva sempre la Bibbia in tasca: diceva che era la pietra sotto cui era fermata la fune che lo legava al pascolo della vita. Senza questa pietra si sarebbe messo a scorrazzare come un puledro indomito; e allora così si finisce nel precipizio. Leggi la Bibbia, Nina mia, e vedrai. Lui sedeva lì, a volte, e me la leggeva ad alta voce. E quando io mi arrabbiavo per cose vane, lui la tirava fuori di saccoccia, e con essa in mano faceva verso di me il segno della croce come per esorcizzarmi; e l’ira cadeva dal mio cuore.

Dopo un momento di silenzio riprese:

— Quando morì, volle il libro con sè, nella fossa. Ma lo spirito del libro è rimasto qui. Mi sono io forse mai lamentata della mia sorte? Eppure non è stata bella; bella, come dicono, cioè tutta piena di allegria. Mio marito morto giovane, io rimasta coi due ragazzi, e uno andato bene, tuo marito, ma portato via presto anche lui dal vento della morte, e l’altro come tu sai. Anche tu sei rimasta presto sola, ma tu sei sana ed hai tre figli come