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c’era, dentro casa, lui, lui, il suo Giacomo, più vigilante e forte di ogni altro difensore. Di che cosa può aver paura?
«Sono pazza più del solito, — pensa, — o sto per rimbambire: la solitudine e l’orgoglio mi dànno alla testa».
E andò in cerca di Pierina.
Domenica felice per tutti, quella, e specialmente per Pierina, che aveva le sue ore di libertà pomeridiana.
Erano appena le due dopo mezzogiorno, e già ella finiva di rimettere in ordine la cucina. Ci voleva poco, del resto, per la faccenda: eppure ella si arrabattava, si allungava, si torceva, con veri esercizi acrobatici: se avesse avuto a sua disposizione una corda si sarebbe divertita a correrci sopra: e il vestito non le faceva difetto, poiché consisteva in un sottanino giallo aderente alle lunghe dure coscie, e una maglia, già senza maniche, a striscie gialle e brune, che la faceva parere una giovane zebra in amore.
La padrona, che si attardava nella sala da pranzo a leggere un giornale illustrato, la sentiva parlottare, e di tanto in tanto fischiare, ma piano, che il sor Checco, giù in cortile, più che la