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dotti dalle fotografie: eppure il solo fatto di esserci stati vicini accresce il nostro senso di gente di vita e di azione.

— E le donne, — aggiunse, versandomi da bere col gesto che io usavo col mio vecchio Paolo: — che orrore, le donne, di tutti i generi. Ma perché non beve? Adesso i medici dicono che il vino è necessario per la nostra salute.

Le donne. Io pensavo a te; pensavo ad Agar. Bevo, con un certo disgusto, ma bevo; e ho desiderio di stuzzicare la confidenza di Antioco, di farlo parlare di Agar, di parlare io stesso di te. Avevo bisogno di difendere la donna in genere, ma sopratutto di difendere la donna quale io la vedo in te, Noemi. Si ha sempre bisogno di difendere qualche cosa contro l’opinione di un altro uomo che non sente e non pensa come noi: e dopo tutto è la nostra opinione stessa che difendiamo.

Eppoi qualche cosa bisognava pur dire, specialmente adesso che il primo gusto del pasto era esaurito, e la tavola già in disordine segnava come una nota di maggiore intimità fra noi due. Io insisto nel voler sapere dove egli andrà ad abitare a Roma: c’è un istinto oscuro, in fondo al mio desiderio: vorrei che egli si avvicinasse a te, per avere di te, da lui, indirette notizie.

— L’ultima volta, — dice, — abitavo presso una famiglia come ce n’è tante, nelle agglome-