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— Altro che lo riconosco; è lui in carne ed ossa. Ma perché? Di che si tratta?

Il brigadiere tarda a rispondere: è sempre più accigliato e pare che non abbia mai visto né conosciuto Ulpiano Melis e tanto meno la sua cantina.

— Ma si può sapere che ha fatto questo ragazzo? È bravo, onesto, serio: rubato non può avere.

— Ebbene, — dice infine il brigadiere, lasciando cadere dall’alto le sue parole, in modo che il vecchio se ne sente colpito come sia lui il colpevole; — il giovane si chiama Luca Murru: è figlio unico del Sindaco di Posada ed è scappato di casa, naturalmente portandosi via un centinaio di scudi.

— Gesù Signore nostro, — gemette Ulpiano, facendosi il segno della croce; poi si mise a ridere che sembrava impazzito: ricordava tutte le frottole raccontate da Luca ed alle quali, pur diffidando, egli aveva finito col credere.

Subito però si rabbuiò in viso: no, un ragazzo per bene, sano di mente, che aveva studiato, non poteva ingannare in quel modo il prossimo. Doveva trattarsi di un equivoco, o che a Luca, come af-