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di giorno in giorno; Luca doveva condurre lontano il gregge per pascolarlo ed abbeverarlo; ed egli era contento di allontanarsi dal vecchio, ma sentiva come il peso di un enorme strascico, nel portarsi appresso quel nugolo di bestie, che, comprese le capre vivaci col loro maschio sempre furibondo di amore, andavano col muso a terra, stordite e silenziose come in funebre pellegrinaggio. Gli pareva di essere senza pensiero come loro, come loro spinto da una fame e una sete crudeli, col sole che gli si posava sulla testa con la sua raggiera infernale. Si sentiva come fatto lui stesso di fuoco, ed anche il pensiero di Francesca svaporava sciolto in quell’incendio del quale invece ella era in grande parte causa.

Per confortarsi, pensava alle marcie che avrebbe dovuto fare da soldato, e gli sembrava di allenarsi: il sudore allora gli era di refrigerio; serviva di unguento ai foruncoli di giovinezza che gli coprivano le spalle: ed egli si drizzava in punta di piedi, col collo già di uomo forte e la nuca possente solcati da rivoli di sudore; roteava il vincastro come una spada da condottiero e s’immaginava di