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Le forze ben presto gli ritornarono. Mangiava e beveva anche di nascosto, portandosi i cibi nell’angolo della capanna come facevano le cornacchie; non per questo l’odio gli passava; anzi egli procurava di rimettersi presto per andarsene. Non senza sorpresa, e quasi con dolore, si accorgeva però che le forze rinascenti in lui pareva venissero a mancare a zio Ulpiano: di giorno in giorno il vecchio deperiva: le sue mani tremavano nel porgergli la tazza e il tagliere; la sua voce era tremula e incerta; tutta la sua figura si affinava, si piegava e pareva rimpicciolirsi come in una lontananza misteriosa. Luca pensava:
«Sono le mie maledizioni: il vampiro del mio rancore gli succhia il sangue; dovrei essere contento».
Eppure contento non era, sebbene in fondo non credesse alla potenza delle