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Lontana dall’indovinare la triste verità, e poiché il vecchio taceva, credette Luca semplicemente malato: anzi fece una smorfia per significare che quella malattia era forse una finzione, e guardò il nonno negli occhi per interrogarlo silenziosamente.

Ed i suoi occhi, sì, fingevano ed erano coperti dal velo del male; non tanto però da non accorgersi che in quelli del vecchio ardeva un’ira cupa, e sotto quest’ira un dolore feroce.

Ed ebbe paura.

— Che cos’ha Luca? — domandò più col respiro che con la voce.

Il nonno taceva; ma era un silenzio più inquietante di ogni recriminazione, eppure ella si fece coraggio.

— Che è accaduto? La mamma e tutti in casa, siamo inquieti e vogliamo sapere qualche cosa.

Il nonno taceva. S’era piegato su Luca e pareva osservasse l’impressione che la presenza di Francesca gli destava: anche lei guardava, e nonostante il turbamento per il dubbio che la sua colpa fosse stata scoperta, anzi a causa di questo, sentiva di odiare il giovine peggio di prima.