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piano Melis, che gli vuol bene come a nessun altro di noi, e lo tiene come figlio. Guai a chi glielo tocca. Noi abbiamo paura che gli lasci i suoi beni. Capirete quindi come io nutra odio contro di lui.

La vecchia ascoltava, curva sul suo bastone verso il quale tendeva l’orecchio quasi fosse quello e non Francesca a parlare; ma i suoi occhietti albi, dorati dal riflesso del fuoco, fissavano la ragazza senza mai chiudersi. Domandò:

— E gli altri di casa tua?

— Come, gli altri di casa mia? Se lo odiano? No, questo è l’accidente: egli si fa voler bene da tutti. C’è mia sorella Gonaria che dopo la morte del marito si è come innamorata di lui: lo incarica dei suoi affari; e a momenti, quando egli torna dall’ovile, se lo mette in grembo come un bambino. Per tutte queste cose io lo odio; ma non è questo solo; adesso vi dirò tutto. Non so bene neppure io perché gli voglio tanto male, e faccio di tutto per liberarmi da questa ossessione; mi sono anche confessata, ma il vostro parroco s’è quasi burlato di me: mi disse: «Quanti anni hai? Quindici in sedici? Ebbene, alla