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— Nessuno, zio Pietro, nessuno!

Ma dopo qualche passo Basilio socchiuse gli occhi, rise fra sè, e disse con malizia che rasentava la malignità:

— Eh, eh, zio Prè, si vede Paska!...

Il vecchio ebbe un lieve tremore fra le sopracciglia; ma tosto disse severo:

— Bugiardo: tu non la conosci neppure. Bada che non son venuto per scherzare con te. Tira avanti, la sorte ti tiri.

— Non ho scherzato, zio Prè, m’è parso proprio di vederla. È piccola, non è vero? Ha il volto roseo lucente, gli occhi neri lucenti, non è vero? E due grandi sopracciglia nere come ale di corvo, non è vero? Era là, dietro quel cagnolino, e quando ci ha visto è scappata.

— Tira avanti. Non è vero! — gridò il vecchio.

Basilio guardava il cagnolino, e gli rivolgeva continui cenni di richiamo; quindi non badava più al suolo, e il vecchio, sebbene tastasse il terreno col bastone, inciampava sovente.

— La messa è cominciata; non si sente più il campanello. Tira avanti, scimunito, e lascia stare quel cane. Non si vede nessuno?