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«Era la moglie dell’uomo morto che veniva coi carabinieri per vedere se era stata l’Orca ad ammazzare il viandante. L’Orca prese gli avanzi della cena....
— Forse le scarpe cotte, ma non abbastanza per esser masticate, vero?
— ....Gli avanzi della cena e li gettò in un profondo pozzo nero: poi gettò lì un caprone. Poi aprì la porta. Entrò tutta la Giustizia, entrò la donna che piangeva e si tirava i capelli. Guardarono dappertutto, e non trovarono nulla....
— E le cento e una stanza? Perchè la perquisizione non fu regolare?
— Forse l’Orca aveva protettori fra i giustizieri: anche allora la Giustizia non funzionava molto bene....
— Per i farabutti! — disse la voce nasale, con mal celato dispetto.
— Già, c’è lei; scusi, cavaliere!
— Prego!
— ....Basta, non trovando nulla stavano per andarsene, quando la donna, uscita nel cortile, gridò: «E questo pozzo? In questo pozzo guardate». «È vero», disse il pretore: e comandò ai soldati di scendere nel pozzo, ma nessuno obbedì.
— Lo dicevo io che si andava male!
— ....Allora presero il ragazzo, gli lega-