Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/63


— 49 —

na di cristiani rosicchiati dall’Orca. In fondo c’era un diavoletto che pestava le ossa entro un mortaio di pietra....

— Diavolo! — disse il giovine in maniche di camicia. — Le utilizzavano anche!

— L’avranno poi venduta, questa polvere, per mischiarla allo zucchero e alla farina dei maccheroni....

Il piccolo Efisio aprì le labbra, ma non potè parlare, non meno inorridito del giovine servo dell’Orca.

Il flauto suonava sempre.

— ....Dunque, quando il ragazzo fuggì inorridito, il diavoletto fece la spia a zia Orca, dicendole come il servetto era entrato nella stanza. Zia Orca allora prese il ragazzo e voleva ucciderlo; poi lo lasciò vivo a questo patto: che ogni notte le cuocesse per cena un cristiano. E come fare? Il ragazzo....

— Ma come lo voleva? Allo spiedo, lessato o al tegame, Paska, o Paska?

— Cotto, cotto; semplicemente cotto come lei, — ella gridò, destando nuove risate. — Il ragazzo non sapeva come fare. Pensatelo voi! preparare ogni notte la cena con un cristiano, dopo averlo anche

     Deledda. Il vecchio della montagna 4