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— Racconta la storia della gallina, — disse Efisio, tirando le sottane della ragazza.
— No, quella del gallo, — gridarono i monelli.
— Quella della gallina che aveva fatto l’uovo....
— No, quella del gallo che non aveva fatto l’uovo....
— Chicchirichì....
— No, — disse Paska dominando il chiasso con la sua bella voce sonora, — racconterò la storia del magro (voleva dire del mago).
— No, quella del grasso, quella del grasso! — Si ricominciò a ridere e a fischiare. Un ragazzo batteva una fronda sul fuoco e la fiamma percossa si divideva, sollevandosi ed abbassandosi rossa sanguinante.
La scena cangiavasi in tregenda: le figure apparivano e sparivano fra sprazzi di luce sanguigna, e i portici e gl’intercolonni del bosco si sprofondavano in antri misteriosi e in caverne scure.
Paska cominciò la fiaba.
— Dicono che una volta c’era un ragazzo chiamato....
— Antoneddu.... — disse la caustica voce del padrone.