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L’oscura linea del bosco pareva una nuvola; e in quella immensità di paesaggio, nel silenzio, nella solitudine, i pastori, la capanna, le bestie, sembravano ancor più piccoli, punti smarriti sotto i profili di sfinge delle roccie enormi chiare all’ultima luce. Col cader della notte Melchiorre si fece ancor più cupo.

Il rumore delle pallottoline del rosario sgranato da zio Pietro lo irritava.

— Non vi stancate, voi, di pregare? — chiese ruvidamente.

Zio Pietro baciò la crocetta di metallo del rosario, si segnò con essa, si levò il berretto e disse: — Dio sia lodato.

— Perchè lodato? — domandò la voce acre del figlio.

— Per i beni che ci manda, per i mali che ci risparmia.

Dopo un momento di silenzio, Melchiorre proruppe:

— Vostra nipote è al Monte!

— Ci sei stato?

— A far che? A cavarle gli occhi? Me lo hanno detto.

— Anche a me.

— Anche a voi? E chi?

— Basilio.

— Basilio? E come le sa queste cose,