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aquila. Vattene, pezzente! Ringrazia quello lì (accenna a Jorgj), altrimenti a quest’ora non apriresti più quella bocca orrenda....

Jacu (rìde, mentre Jorgj cerca sempre dì trascinarlo fuori).

Colomba (si contorce, fremebonda). Jorgj, ma non vedi come ride? Va via, va via. O grido....

Jacu. Vuoi che pianga? Per farti piacere?

Jorgj. Babbo mio, andiamo! Fatelo per me! Colomba, taci.... taci.... per me.... per te....

Colomba. Per te finora ho sofferto (Come pazza). Egli qui! Egli qui! È possibile? Dove ha versato il sangue di mio padre! Dove vuol versare altro sangue.... Egli qui! Ed io taccio! Andate via, dunque? Subito, andate via, o questa notte....

Jorgj (al padre). Ma avete perduto la ragione? Andiamo, perdio!

Jacu (guarda Jorgj, cupo, selvaggio). Giovinotto, per chi mi prendi? Mi credi vile come te? Io non mi disonoro per una femminuccia qualunque! Vado via se mi pare; se no resto qui! Che m’importa dei vostri amori? Se voi di-