Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/321


— 307 —


Antine non glielo permette). Tacete! Se aprite la bocca un’altra volta ve la chiudo con uno straccio. Se parli ancora ti schiaccio come una rana! (Ride dì quel che dice).

Colomba (spingendo Antine, con disprezzo). Va, va e coricati, ubbriacone, va, femminetta, va....

Antine. Io femminetta? Vi farò vedere io se son femminetta o maschietto! Ah, voi congiurate qui? Ma zia Sabina è venuta a dirmelo. Contro l’onore della famiglia congiurate! Ma vi farò vedere che ci sono io, qui! Io farò.... farò.... rispettare l’onore della famiglia! (Grida, balbetta, è rauco: a momenti ride, a momenti diventa cupo. Barcolla. Mostra i pugni all’ospite, ma poi ride di questa sua prodezza). Leoni siamo noi, leoni e non mosche. Tu parli piano, ospite del diavolo, ma io ho le orecchie lunghe.

Zio Mauru (minacciandolo col bastone). Certo, perchè sei un asino. Va, e vergognati, va e coricati.

Antine (s’inginocchia davanti al vecchio e si toglie la berretta). Babbo Aras, io m’inchino davanti a voi. Voi siete un santo con la barba, voi siete il Pa-