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Zio Mauru. E della morte!

Zia Daniela. Ma egli non parlava così venti anni fa! Ah, ora il sangue è spento in lui, come è spento nella vossignoria, signor Cavaliere, che non sapete cosa sia avere un nemico! Un nemico che vi ha sempre tenuto d’occhio, come il cacciatore la fiera, che vi ha assassinato le persone più care, e vi ha scacciato da casa vostra e vi ha fatto errare per i monti e per le foreste, e vi ha fatto passare le notti nel cavo di un albero, ed ha avvolto nel suo odio tutto ciò che vi apparteneva, dai vostri servi ai vostri cani, così, come il turbine travolge tutto ciò che trova nel suo passaggio; e vi ha allontanato persino dal letto dei vostri figli morenti; e vi persegue fino alla morte e più in là; e mentre voi, voi che non sapete, parlate di pace, egli forse è fuori, in ascolto, in agguato, e cinge la vostra casa di spie e di sicarii, e aspetta al varco, pronto ad insanguinare questo giorno di gioja, pronto ad assalire il vecchio, la donna, il fanciullo, la sposa.... così.... col pugnale levato....

Maria (dà un grido isterico e si getta sul petto di Pedru).