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il cavallo bianco. Anch’io «vidi» tanto volte; quando ero bambina, nella notte di San Giovanni, vidi il cielo spalancarsi e distinsi il Signore fra nuvole d’oro, e Maria e San Michele con la spada d’argento....

Pedru (malizioso). Ma ancora non hai visto il cielo che vedrai d’ora in avanti....

Zio Rajmondo. Ah, figlio mio, tu hai ragione!

Sidera. Con che aria dite «figlio mio!»

Maria (infervorandosi). Ah, Pedru, tu non credi alle apparizioni ed ai miracoli? Non ti ricordi il miracolo che io ottenni dalla Madonna del Buon Cammino, alla cui festa io e te c’incontrammo? La giumenta ch’io cavalcavo si ammalò d’un male misterioso: uomini esperti e persino il dottore dissero ch’era spacciata. Allora io entrai in chiesa e guardai la grande Madonna dell’altar maggiore. — Maria, dissi, guarite la giumenta e vi donerò un abito di broccato. — Mi alzai, e passando, nel guardare la piccola Madonna della cappella, mi parve triste e torva in viso. Uscii; la giumenta moriva. Allora rientrai in chiesa e m’inginocchiai