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(abbassa la voce), il Lixia ha un figlio giovane?

Zio Mauru. Sì, Jorgj. Suo padre lo chiama l’aquilotto, e dicono che ripeta spesso: — Quest’aquilotto divorerà tutti quei vermi degli Aras! — Ah (animandosi) è quel che vedremo! Ora che la nostra casa s’è rinforzata, si vedrà se siamo vermi o leoni!

Il Cavaliere. Pace, pace, zio Mauru! A quanto pare, anche il vostro sangue bolle ancora.

Zio Mauru. Ah, lei non sa cosa sia avere un nemico!

Il Cavaliere. Tutti possiamo avere un nemico, ma non tutti pensiamo ad ammazzarlo! Dunque vogliamo tentare questa pace? Faremo una gran festa, in una chiesa campestre: interverrà il vescovo, il prefetto, il deputato; dopo la messa solenne i Lixia e gli Aras si daranno il bacio della pace: dopo balleremo tutti assieme il ballo sardo. Va bene?

Zio Mauru (ironico). Tanto bene che pare un sogno.

Il Cavaliere. Sentite come ridono e cantano, di là! State lieto anche voi, zio Mauru! L’altra vostra nipote, Colomba,