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Il Cavaliere. Zio Mauru! Io sono il vostro ospite! il vostro amico....

Zio Mauru. Non si offenda, signor don Cavaliere! Noi diffidiamo di tutti, dell’amico come del nemico, della giustizia, di tutto.... Anche della mosca che passa per l’aria!

Il Cavaliere. Ebbene, bisogna che ve lo dica. Io son venuto qui perchè la vostra famiglia mi ha invitato alle nozze di Maria; ma mi spinse anche un motivo più serio. Ho sentito dire che il prefetto minaccia di reprimere energicamente la vostra inimicizia.... (Zio Mauru sussulta). No, non spaventatevi.

Zio Mauru (fieramente). E chi si spaventa? Io non temo nessuno, e tanto meno il prefetto! Che può egli farmi? Egli può legarmi e gettarmi in prigione; ma sappiamo cosa è la prigione! Io ci stetti sette volte; e tutti i miei ci stettero! Oh, no, noi non abbiamo paura nè del prefetto nè del Re. Che cosa può farci il Re? Così avessimo paura del demonio come abbiamo paura del prefetto!

Il Cavaliere. Ma il prefetto, questa volta, potrebbe rappresentare il demonio! Ma se si cercasse di placarlo? Sentite,