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qualunque costo, per sapere, per conoscere tutta la triste verità. — Portami in città, Felix, portami con te, fammi questa carità.

— Siete matto, zio Pietro? — gridò Basilio. — Cosa volete farci laggiù? Strapazzarvi invano? È cosa da nulla.

— È cosa da nulla, — ripetè Felix.

Per quanto zio Pietro supplicasse, non lo esaudirono. Felix rimase tutto il giorno e la notte seguente lassù; avendo saputo dell’arresto, tutti i pastori dei dintorni, compreso il vicino porcaro, corsero desolati a confortare il vecchio, assicurandolo che fra poco Melchiorre verrebbe certamente rilasciato libero. Egli ascoltava e taceva, con le orecchie intente, la ruga dritta in mezzo alla fronte, le mani una sull’altra sul bastone. E nessuna parola lo confortava, nessun conforto lo distoglieva dal proposito di scendere a Nuoro.

Eppure per tutto il giorno lo sostenne la speranza di sentir Melchiorre tornare. Il cane usciva e rientrava inquieto e nervoso, e guardava il vecchio gemendo: la lepre allungava tratto tratto le orecchie, come scuotendosi dalla sua indifferenza: solo il gatto, fermo davanti al