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— Mi vuoi bene ancora?

— Ancora.

— Paska! — diss’egli come in delirio, e tremando tutto se la strinse ferocemente al petto, la sollevò fra le sue braccia, immerse le labbra in quelle di lei con la stessa assetata avidità con la quale aveva bevuto l’acqua su alla sorgente della montagna.


*


Nonostante tutta la sua famosa astuzia, rientrando in cucina zia Bisaccia non s’accorse del torto che aveva fatto a sua nipote Benturedda lasciando quei due soli.

Col lucignolo ridotto in brage la lucerna si spegneva; Efisio reggeva una piccola corona di fichi secchi. Paska strinse sull’esile collo del bimbo il collare che si pelava come un vecchio gatto, e lo trascinò via. Erano appena usciti che egli chiese:

— Quando ci torniamo qui?

— Spesso, purchè tu stii zitto. Me lo hai promesso. Voglio vedere!

Affrettò il passo perchè vide Felix, il