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figliuola, e cominciò a parlare quasi sillabando, stringendo la bocca per darsi aria di importanza.
— Benturedda è giovane, molto giovane; non ha fretta di maritarsi. Voi lo sapete, compare Pietro, chi sta bene non si muove: chi ha provviste in casa non va a comprare in casa degli altri. Nostra Signora sia lodata, noi non abbiamo a lamentarci della carestia....
Sebbene preparata alla domanda del vecchio, e con la risposta già pronta, fingeva di voler ancora pensarci su. Ma zia Bisaccia gridò:
— Ma che tempo, che tempo! Sorella mia, ascolta bene, ascolta tua sorella. Tua figlia è ricca, Melchiorre è ricco; cosa diavolo stiamo ad aspettare? Essi hanno casa — e contava, al solito, sulle sue dita — hanno terre, bestiame, pane, vino, lana, olio.... palle che ti trapassino il corpo! Cosa vuoi dunque aspettare?
— Sorella mia, che modo di parlare è questo?
Tuttavia si lasciò convincere e rispose di sì. Avrebbero dato l’entrata a Melchiorre per Tutti i Santi.
La ragazza porse da bere a zio Pietro, e parlò con sostenutezza.