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sarà contenta, quando saprà che lo hanno arrestato! Che ne dite, zio Melchiò?

Melchiorre fremeva: ah, anche con quello? e a lui nessuno diceva niente! Non inveì oltre contro Basilio, ma stette vigile e diffidente.

Nevicò tutto il resto del giorno e lungo la notte: Melchiorre non dormiva, sussultando ed uscendo fuori ad ogni piccolo rumore, causato per lo più da qualche ramo che si schiantava sotto il peso della neve.

Egli pensava a zio Pietro, affidato alle cure poco affettuose di zia Bisaccia; e aveva paura che da un momento all’altro tornassero i carabinieri e lo arrestassero come favoreggiatore di banditi. E di quali banditi! Sogghignava con amarezza pensando al figlio di zia Bisaccia; avevano mangiato, bevuto e riso assieme; e forse l’amico di Paska rideva di lui, che lo accompagnava e lo proteggeva.... Melchiorre conosceva qual vaso di iniquità e perfidia è il cuore umano! E nella notte nevosa, ascoltando il tonfo dei rami schiantati sentiva come dei colpi di martello frantumargli il cranio: e dentro le orecchie gli ribolliva il sangue al pensiero del rischio che oramai correva