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Quando vide i tre uomini allontanarsi e sparire neri nel turbine della neve, Basilio tornò a sedersi per terra, parlando fra sè.

— Macchè spia, macchè spia! Peggio per lui ch’è venuto! Zio Melchiorre avrebbe fatto lo stesso; proprio come ho fatto io. Del resto, ben fatto! Ben fatto!

E ricominciò a pensare a Paska con dolcezza ardente, mentre fuori i capretti belavano con un lamento di bimbi affamati.

Melchiorre, risalito solo, lo trovò che dormiva profondamente, con le mani abbandonate al suolo e i piedi parati al fuoco semispento. Lo scosse e lo svegliò brutalmente: una fiamma sinistra gli brillava negli occhi.

— Hai fatto la spia, oggi, volpe senza coda? Ti stai mettendo in una cattiva strada. Bada a te, ragazzo!

— La spia! Macchè spia, macchè spia! — rispose Basilio; e raccontò come la cosa era andata, trovando modo di ripetere le storielle che i figli di zia Bisaccia e i loro compagni avevano commentato durante la cena di Natale.

— Adesso vostra cugina, Paska, adesso

     Deledda. Il vecchio della montagna. 12