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raggi precedeva, seguito da quell’ondeggiante greggia aerea che si stendeva a ventaglio, luminosa sul fondo chiaro del cielo.

Basilio assomigliava quel lento passaggio di nuvole a una greggia di agnelli autunnali dal vello candido e morbido come seta; e restava lunghe ore assorto in quella contemplazione, supino, con gli occhi pieni di desiderii. Oh, possedere tutte quelle greggie! E una tanca immensa e piana come il cielo! Zio Pietro raccontava una storia di due pastori che sdraiati all’aperto, in una serena notte estiva, avean desiderato, uno di posseder una tanca grande quanto il firmamento, l’altro tante pecore quante stelle vi brillavano.

— E dove le pascoleresti? — chiese il primo.

— Nella tua tanca.

— Ma io non te l’affitterei.

— Ed io entrerei lo stesso.

— E io ti pesterei il muso.

— E prova!

S’azzuffarono; e le stelle risero di loro.

Per evitare dunque ogni inconveniente, Basilio desiderava tutto, e la tanca vasta come il cielo e le greggie numerose