Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/124


— 110 —

sembrano felici, — se tu sapessi cosa bolle nella loro pentola, — tu non ti ci vorresti neppure morto. Dietro i loro giochi c’è un mostro che li divora: sono deboli e malati di corpo, e vili e miseri d’anima. Sono pieni di debiti, di cure, d’ansie, e il loro riso è come il tinnìo argentino di un piatto già rotto e che pur sembra nuovo. Fanno all’amore con tutte, ma non amano e non sono amati da nessuna donna, come potrai esserlo tu se lavorerai e ti procurerai onestamente un ovile e un branco di capre. Suonano, suonano! Ah, figli del cuor mio! Suonano come ronza la mosca in autunno quando sta per morire. E a te chi impedisce di suonare? Va nella valle, taglia le canne tenere e fa un paio di leoneddas come i pastori del Campidano. La tua musica sarà sempre migliore di quella della chitarra dei signori. Mangiano e dormono? E tu forse non mangi e non dormi? Perchè non mangi cose buone? Ma sai tu che quelli le cose buone le digeriscono assai peggio che tu il pane d’orzo? Sa matta siat prena, siat de paza o siat d’arena....1 Purchè sia pulita l’anima!...


  1. La pancia sia piena, sia di paglia o sia di rena.