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88 | il sigillo d'amore |
un turbine quando si piegò a pettinarsi i lunghi capelli neri, la impensieriscono: è l’età critica, o la minaccia dell’arteriosclerosi che il farmacista di malaugurio, reggente la condotta durante il concorso per il nuovo medico, ha gettato come una corona di spine sul capo del prevosto e dei suoi compagni di tavola?
Il prevosto si ride di questa minaccia, e lo dimostra sfidando il farmacista a bere e mangiare più di lui: fra i due è una gara pantagruelica, innocente del resto, che può condurre a una morte onorata. La donna però ha un vago senso di paura e si confida con la serva.
— Perchè non chiami il nuovo dottore? — dice la serva. — Dicono che l’è bravo come un Solone.
*
Il nuovo dottore è venuto. È un giovanottone alto, calvo, con un viso d’affamato, ma i suoi occhi sono belli, azzurri, un po’ tristi un po’ maliziosi. Ha sempre con sè una busta nera misteriosa, che attira la curiosità delle donne.
Nella sala da pranzo della parrocchia, che dà sulla vigna quieta, sta seduta rigida sul canapè di giunco la sorella del prevosto. Il suo viso, che ricorda quello di Minerva, è un po’