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80 | il sigillo d'amore |
sempre col suo cestino pieno, sempre coi libri che ci volevano. Io ho fatto di tutto, per lui; lei mi avrà veduto anche a scopare le strade, mangiando un tozzo di pane condito con polvere; ebbene, adesso anche lui se n’è andato; ieri se n’è andato, portandosi via la sua roba e la coperta di lana. La coperta di lana... — ella ripete stordita, e comincia a piangere sommessamente, come, più che per altro, per la scomparsa della coperta di lana.
*
La madre non seppe dirle una parola di conforto. Le pareva di essere davanti a uno specchio che rifletteva ingrandita e orribilmente deformata la sua stessa miseria: ma che poteva dire per cancellare sia pure una linea di questa miseria?
D’altronde la vecchia smise subito di piangere: sollevò uno dei suoi stracci e s’asciugò gli occhi, poi si sollevò rumorosamente il naso volgendosi per educazione verso la parete; e la luce della speranza le rianimò il viso.
— Io penso che tornerà: tutti i ragazzi che scappano di casa tornano. Sono i grandi quelli che non tornano.