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78 il sigillo d'amore

il vano della finestra, e le si mette davanti come per ripararla dalla curiosità inutile dei passanti. La vecchia straluna gli occhi, due poveri occhi che conservano un rimasuglio di tinta celeste, arrossati dal lungo piangere, e pare abbia una irresistibile voglia di addormentarsi.

— Su, su, — dice sottovoce la signora; — coraggio.

Anche lei però si sente venir meno, come per il contagio dell’altra; le ginocchia le si rammolliscono, e istintivamente, senza volerlo, si lascia cadere seduta accanto alla vecchia stracciona, sullo scalino nel vano della finestra.


*


La vecchia è la prima a rimettersi dal suo stordimento e a sua volta aiuta la signora a sollevarsi: riprendono assieme, sostenendosi a vicenda, la triste ascesa; assieme penetrano nei foschi ambulacri del luogo, finchè riescono a farsi indicare la stanza dove il commissario Finzi riceve. Ma occorre aspettare; ed entrambe aspettano, di nuovo sedute assieme in un angolo scuro del corridoio. Il posto è favorevole alle confidenze e la vecchia non chiede di meglio che chiacchierare; ma la sua pena adesso pare