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La rivale 29

loro figure tumultuose e col fumo delle loro pipe: qualcuno saliva anche nelle camere di sopra, e allora tutta la casa tremava per quei passi di gigante ferrato. I due sposi quindi dovevano restarsene nella camera nuziale, quasi tutta occupata dal letto che pareva proprio un monumento, e il fumare e il resto non bastava a dissipare la loro noia.

Anzi avevano deciso di partire, se il tempo continuava così.

Una sera la sposa andò a letto presto. Era raffreddata e la vecchia le preparò una bevanda calda, di fiori secchi misteriosi, che realmente le diede subito un senso di benessere e di sonnolenza dolce come quello provocato dall’aspirina.

Allora lei stessa pregò lo sposo di andar fuori, nel paese, in una pensione dove si faceva della musica, o dove lui voleva.

Egli preferì scendere nella cucina della vecchia, fra quei bei tipi di montanari, alle spalle dei quali voleva divertirsi.