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288 il sigillo d'amore

una bella dormita, potrebbe, al ritornare della luce, rifare la strada percorsa e ritrovare la buona via. Invece no, corre ancora, nel buio, urla, si ferisce con le pietre e con le spine: crede di essere pazzo e lo è semplicemente perchè si crede tale. Ma queste sono accademie. Lasciamole lì. È meglio che io adesso, cara signora, le faccia fare un bel bagno caldo, poi la metto a letto per venti giorni. Là ha tempo di ripensare ancora al suo bel veterinario il quale, poveraccio, in questo momento starà a salassare qualche cavallo.